Disturbi del neurosviluppo, cosa sono ?

I disturbi del neurosviluppo sono un gruppo di condizioni con esordio nell’infanzia, si manifestano nelle prime fasi dello sviluppo e sono caratterizzati da deficit che causano problematiche del funzionamento personale, sociale, scolastico o lavorativo. Il range dei deficit varia da limitazioni molto specifiche dell’apprendimento fino alla compromissione globale delle abilità sociali e dell’intelligenza.

I disturbi del neurosviluppo si presentano frequentemente in concomitanza; per esempio individui con disturbo dello spettro dell’autismo spesso presentano disabilità intellettive, e molti bambini con disturbo da deficit di attenzione/iperattività hanno anche un disturbo specifico dell’apprendimento. In alcuni disturbi il quadro clinico comprende sintomi di eccesso, ma anche deficit e ritardi nel raggiungimento delle tappe dello sviluppo attese – fonte DSM 5.

Fra i disturbi del neurosviluppo troviamo:

  1. Disabilità intellettive

La disabilità intellettiva è caratterizzata da deficit delle capacità mentali generali e per queste intendiamo: il ragionamento, il problem solving, la pianificazione, il pensiero astratto, la capacità di giudizio, l’apprendimento scolastico e l’apprendimento dell’esperienza. E’ possibile osservare in questi bambini e/o ragazzi un’incapacità nel soddisfare gli standard di autonomia e di responsabilità sociale in uno o più aspetti della vita quotidiana, comprese la comunicazione, la partecipazione sociale, l’attività scolastica o lavorativa, e l’autonomia a casa o nella comunità. Il ritardo globale dello sviluppo viene diagnosticato quando un individuo non riesce a raggiungere le tappe attese dello sviluppo in diverse aree del funzionamento intellettivo.

  1. Disturbi della comunicazione

Riconosciamo come disturbi della comunicazione:

  • il Disturbo del linguaggio, 
  • il Disturbo fonetico-fonologico, 
  • il Disturbo della comunicazione sociale 
  • il Disturbo della fluenza 

I primi tre disturbi sono caratterizzati da deficit dello sviluppo e dell’utilizzo rispettivamente del linguaggio, dell’eloquio e della comunicazione sociale. I disturbi della comunicazione invece si manifestano precocemente e possono produrre danni funzionali permanenti.

  1. Disturbo dello spettro dell’autismo

Il disturbo dello spettro dell’autismo è caratterizzato da deficit persistenti della comunicazione sociale e dell’interazione sociale in molteplici contesti, compresi deficit della reciprocità sociale, della comunicazione non verbale utilizzata per le interazioni interpersonali. In aggiunta ai deficit della comunicazione sociale, la diagnosi di disturbo dello spettro dell’autismo richiede la presenza di un repertorio di comportamenti, interessi o attività limitato e ripetitivo.

  1. Disturbo da deficit di attenzione/iperattività (DDAI o ADHD nella letteratura inglese)

Il DDAI è un disturbo del neurosviluppo caratterizzato da livelli invalidanti di disattenzione, disorganizzazione e/o iperattività-impulsività. 

Nello specifico: 

  • La disattenzione e la disorganizzazione comportano l’incapacità di mantenere l’attenzione su un compito, l’apparente mancanza di ascolto e la perdita di oggetti, a livelli inadeguati all’età o al livello di sviluppo
  • L’iperattività-impulsività comporta un livello di attività eccessivo, con agitazione e incapacità di rimanere seduti, spesso si osservano intromissione nelle attività altrui e incapacità di aspettare.
  1. Disturbo specifico dell’apprendimento (DSA)

Il disturbo specifico dell’apprendimento viene diagnosticato quando sono presenti deficit specifici per quelle abilità che permettono di percepire o elaborare informazioni in maniera efficiente e accurata. Questo disturbo del neurosviluppo si manifesta la prima volta durante gli anni della formazione scolastica ed è caratterizzato da persistenti e progressive difficoltà nell’apprendere le abilità scolastiche di base nell’ambito della lettura, della scrittura e/o del calcolo. La prestazione dell’individuo nelle abilità scolastiche è di gran lunga al di sotto della media per l’età. In tutti gli individui il disturbo specifico dell’apprendimento è in grado di dare luogo a severe compromissioni stabili nel tempo di quelle attività che dipendono dalle abilità coinvolte, comprese le prestazioni lavorative.

  1. Disturbi del movimento

I disturbi del movimento comprendono il disturbo dello sviluppo della coordinazione, il disturbo da movimento stereotipato e i disturbi da tic. Nello specifico:

  • Il disturbo dello sviluppo della coordinazione è caratterizzato da deficit dell’acquisizione e dell’esecuzione delle abilità motorie coordinate e si manifesta con goffaggine e lentezza o imprecisione nello svolgimento delle abilità motorie che interferiscono con le attività della vita quotidiana. 
  • Il disturbo da movimento stereotipato viene diagnosticato quando un individuo presenta comportamenti motori ripetitivi, apparentemente intenzionali e apparentemente afinalistici, come scuotere le mani, dondolarsi, battersi la testa, morsicarsi o colpirsi. 
  • I disturbi da tic sono caratterizzati dalla presenza di tic motori o vocali, che sono movimenti stereotipati o vocalizzazioni improvvise, rapidi e non ritmici.

Altri disturbi del Neurosviluppo

Questa categoria si applicano a quelle condizioni in cui i sintomi caratteristici di un disturbo del neurosviluppo, che causano quindi disagio o compromissione del funzionamento generale dell’individuo, predominano ma non soddisfano pienamente i criteri per uno qualsiasi dei disturbi della classe diagnostica dei disturbi del neurosviluppo.

Disturbi del neurosviluppo senza specificazione

La categoria disturbo del neurosviluppo senza specificazione è utilizzata nelle situazioni in cui il clinico sceglie di non specificare la ragione per cui i criteri per uno specifico disturbo del neurosviluppo non vengono soddisfatti e comprende le manifestazioni in cui ci sono informazioni insufficienti per porre una diagnosi più specifica.

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